Uso degli indicatori di prestazione chiave
martedì 9 giugno 2009
Nell'ultimo post su Google Analytics, abbiamo spiegato l'importanza della misurazione delle conversioni su Google Analytics. Ricollegandoci a quel post, vorremmo parlarvi dell'uso di una serie di indicatori di prestazione chiave (KPI) per verificare il rendimento del vostro sito web. Qual'è l'aspetto più importante per voi? I livelli di traffico? Il numero di utenti che realizzano una conversione? L'ammontare della spesa per la pubblicità associata alla ricerca a pagamento, oppure i risultati in termini di vendite? Sono tutte tipologie di indicatori di prestazione chiave da cui si evince in che misura il sito soddisfa le esigenze aziendali e i miglioramenti che è possibile apportare.
Perché utilizzare i KPI?
La creazione di KPI è utile per due motivi. Le variazioni dei KPI segnalano la necessità di intraprendere un'azione. Se la frequenza di rimbalzo della home page aumenta del 50%, è necessario individuarne la causa e intraprendere un'azione per invertire la tendenza.
In secondo luogo, i KPI consentono di creare un collegamento tra l'account di Google Analytics e altre attività. Le metriche e i rapporti chiave consentono di coinvolgere i colleghi sull'andamento dell'attività online.
Vi consigliamo di ascoltare la spiegazione del significato della frequenza di rimbalzo, fornita (in inglese) dal nostro esperto di Google Analytics, Avinash Kaushik, su questo video di YouTube.
Come si crea un elenco di KPI?
Per creare KPI utili occorre tradurre gli obiettivi aziendali del sito in metriche significative nell'account Analytics. Voi conoscete le vostre aziende meglio di chiunque altro e dal momento che ogni azienda è diversa, soltanto voi potete creare i KPI. Per iniziare, dovete porre a voi stessi, e alle persone che rivestono ruoli chiave nell'organizzazione, una domanda: dal vostro punto di vista, perché esiste un sito aziendale? Scrivete le risposte. È probabile che siano una diversa dall'altra. È importante ottenere le risposte di tutti i reparti dell'azienda e organizzarle in ordine di importanza. Vi consigliamo di prendere in considerazione al massimo le prime 10.
Tenendo conto degli obiettivi aziendali, potete cominciare a creare KPI a essi correlati. Ad esempio, supponiamo che un obiettivo aziendale sia aumentare il numero di visitatori del punto vendita su strada, indirizzandovi gli utenti del sito. In questo caso, un KPI significativo nell'account Analytics sarebbe il tasso di conversione degli utenti che accedono alla pagina delle indicazioni stradali per giungere al punto vendita.
Per creare KPI significativi da monitorare, seguite questi consigli:
- Accertatevi che siano importanti e attinenti all'azienda. E' fondamentale legare i KPI agli obiettivi aziendali. "Attrarre più visitatori" potrebbe sembrare un ottimo KPI, ma è veramente correlato agli obiettivi aziendali? E se il marketing raddoppiasse i visitatori, ma nessun visitatore effettuasse un acquisto? Attrarre visitatori qualificati potrebbe essere il KPI migliore, laddove la qualità viene misurata in base al tasso di conversione o alla frequenza di rimbalzo.
- Scegliete KPI in base ai quali sia possibile intraprendere un'azione. Se non è possibile intraprendere un'azione per il KPI scelto, il KPI non è utile. Chiedetevi: se domani il valore di questo KPI raddoppiasse o dimezzasse, che cosa farei?
- Concentratevi sui destinatari dei dati e fornite loro un contesto. Se condividete i rapporti con altri colleghi, tenete presente che i dati non hanno la stessa importanza per tutti. Se condividete le metriche con i membri del team, attirate la loro attenzione sui dati più importanti per il loro lavoro. Ad esempio: "La scorsa settimana, il 50% degli utenti ha utilizzato la funzione di ricerca sul sito. Il 45% di essi ha abbandonato il sito immediatamente dopo avere visualizzato i risultati dei dieci termini di ricerca più utilizzati". Questa è un'informazione utile per i colleghi che si occupano dell'ottimizzazione della ricerca sul sito e per il loro manager, ma potrebbe essere inutile per il marketing.
Nel prossimo post, vi insegneremo a monitorare i KPI più utilizzati con apposite metriche dell'account Analytics. Esamineremo i rapporti che consentono di monitorare e ottimizzare importanti obiettivi aziendali, come potenziali clienti e vendite online.
Che cosa sono i KPI (Key Performance Indicators, indicatori di prestazione chiave)?
In termini molto semplici, i KPI sono metriche di Google Analytics che consentono di determinare in che misura il sito web raggiunge i vostri obiettivi. Ad esempio, se l'obiettivo del sito è realizzare vendite online, una metrica chiave da monitorare su Google Analytics sarà il tasso di conversione nel rapporto E-commerce. Questo parametro indica la proporzione di visitatori del sito, suddivisa per sorgente, che conclude un acquisto. La differenza tra i KPI e gli altri indicatori sta nella parola "chiave": queste metriche sono fondamentali per il rendimento del sito e conseguentemente per l'attività online.Perché utilizzare i KPI?
La creazione di KPI è utile per due motivi. Le variazioni dei KPI segnalano la necessità di intraprendere un'azione. Se la frequenza di rimbalzo della home page aumenta del 50%, è necessario individuarne la causa e intraprendere un'azione per invertire la tendenza.
In secondo luogo, i KPI consentono di creare un collegamento tra l'account di Google Analytics e altre attività. Le metriche e i rapporti chiave consentono di coinvolgere i colleghi sull'andamento dell'attività online.
Vi consigliamo di ascoltare la spiegazione del significato della frequenza di rimbalzo, fornita (in inglese) dal nostro esperto di Google Analytics, Avinash Kaushik, su questo video di YouTube.
Come si crea un elenco di KPI?
Per creare KPI utili occorre tradurre gli obiettivi aziendali del sito in metriche significative nell'account Analytics. Voi conoscete le vostre aziende meglio di chiunque altro e dal momento che ogni azienda è diversa, soltanto voi potete creare i KPI. Per iniziare, dovete porre a voi stessi, e alle persone che rivestono ruoli chiave nell'organizzazione, una domanda: dal vostro punto di vista, perché esiste un sito aziendale? Scrivete le risposte. È probabile che siano una diversa dall'altra. È importante ottenere le risposte di tutti i reparti dell'azienda e organizzarle in ordine di importanza. Vi consigliamo di prendere in considerazione al massimo le prime 10.
Tenendo conto degli obiettivi aziendali, potete cominciare a creare KPI a essi correlati. Ad esempio, supponiamo che un obiettivo aziendale sia aumentare il numero di visitatori del punto vendita su strada, indirizzandovi gli utenti del sito. In questo caso, un KPI significativo nell'account Analytics sarebbe il tasso di conversione degli utenti che accedono alla pagina delle indicazioni stradali per giungere al punto vendita.
Per creare KPI significativi da monitorare, seguite questi consigli:
- Accertatevi che siano importanti e attinenti all'azienda. E' fondamentale legare i KPI agli obiettivi aziendali. "Attrarre più visitatori" potrebbe sembrare un ottimo KPI, ma è veramente correlato agli obiettivi aziendali? E se il marketing raddoppiasse i visitatori, ma nessun visitatore effettuasse un acquisto? Attrarre visitatori qualificati potrebbe essere il KPI migliore, laddove la qualità viene misurata in base al tasso di conversione o alla frequenza di rimbalzo.
- Scegliete KPI in base ai quali sia possibile intraprendere un'azione. Se non è possibile intraprendere un'azione per il KPI scelto, il KPI non è utile. Chiedetevi: se domani il valore di questo KPI raddoppiasse o dimezzasse, che cosa farei?
- Concentratevi sui destinatari dei dati e fornite loro un contesto. Se condividete i rapporti con altri colleghi, tenete presente che i dati non hanno la stessa importanza per tutti. Se condividete le metriche con i membri del team, attirate la loro attenzione sui dati più importanti per il loro lavoro. Ad esempio: "La scorsa settimana, il 50% degli utenti ha utilizzato la funzione di ricerca sul sito. Il 45% di essi ha abbandonato il sito immediatamente dopo avere visualizzato i risultati dei dieci termini di ricerca più utilizzati". Questa è un'informazione utile per i colleghi che si occupano dell'ottimizzazione della ricerca sul sito e per il loro manager, ma potrebbe essere inutile per il marketing.
Nel prossimo post, vi insegneremo a monitorare i KPI più utilizzati con apposite metriche dell'account Analytics. Esamineremo i rapporti che consentono di monitorare e ottimizzare importanti obiettivi aziendali, come potenziali clienti e vendite online.