Scritto da: Tobias Marmann, Team di Dentro AdWords
Nel nostro precedente post vi abbiamo raccontato la realtà su 4 miti ricorrenti relativi ad AdWords. Oggi, continueremo con altre cinque errate supposizioni comunemente attribuite ad AdWords.
Mito 5: La percentuale di clic (CTR) degli annunci nella rete di contenuti di Google influenza il punteggio di qualità degli annunci pubblicati su Google
Realtà: la formula alla base del punteggio di qualità varia in base al fatto che gli annunci vengano pubblicati su Google e sulla rete di ricerca oppure sulla rete di contenuti. Il fattore di qualità degli annunci su Google è basato, tra gli altri fattori di pertinenza, sui seguente componenti:
La percentuale di clic (CTR) storica della parola chiave e dell'annuncio corrispondente su Google; tenete presente che il CTR nella rete di contenuti di Google influisce solo sul punteggio di qualità nella rete di contenuti di Google, non in Google;
Il rendimento passato della parola chiave per specifiche query di ricerca su Google per tutti gli inserzionisti;
Il rendimento dell'account nell'area geografica in cui verrà pubblicato l'annuncio.
Fate clic qui per ulteriori informazioni sui fattori che influenzano il punteggio di qualità.
Mito 6: I dipendenti Google possono correggere manualmente il costo per clic per alcuni inserzionisti AdWords
Realtà: i dipendenti Google non hanno alcuna possibilità di alterare il costo per clic (CPC) che i clienti AdWords devono pagare nel programma AdWords. Il prezzo degli annunci AdWords è determinato nello stesso modo per tutti i clienti: attraverso l'asta dell'annuncio. Per una spiegazione dettagliata, assistete al video di YouTube indicato di seguito.
Si verifica un'asta diversa ogni qualvolta un utente digita una query di ricerca. L'asta determina il ranking dell'annuncio. Il ranking dell'annuncio determina quali annunci vengono pubblicati per questa query e in quale ordine nella pagina dei risultati di ricerca di Google.
Per ogni asta il sistema AdWords valuta la parola chiave e ne calcola il punteggio di qualità. Il sistema calcola quindi l'offerta che è necessaria per partecipare a questa particolare asta. Quanto più elevato è il punteggio di qualità, tanto più bassa sarà l'offerta minima e viceversa. Se il CPC della parola chiave non soddisfa il requisito di offerta minima necessario, l'annuncio non verrà pubblicato.
Mito 7: Google vende le posizioni degli annunci sopra i risultati di ricerca organici
Realtà: il programma AdWords non vende alcuna posizione di annuncio a un prezzo fisso. Ciò vale anche per la cosiddetta prima posizione, dove possono essere visualizzati fino a tre annunci AdWords sopra i risultati di ricerca gratuiti di Google. Come spiegato nel Mito 6, il posizionamento degli annunci è di tipo dinamico e si basa sul ranking dell'annuncio della parola chiave corrispondente. Solo gli annunci che superano determinate soglie di punteggio di qualità e di offerta CPC sono idonei a essere pubblicati nella prima posizione, sopra i risultati di ricerca organici in Google.
Mito 8: I grandi clienti come, ad esempio, le agenzie pubblicitarie ottengono sconti sui prezzi CPC
Realtà: Google non offre alcun tipo di sconto sui CPC. Ogni cliente, indipendentemente dal fatto che abbia un budget giornaliero di ‚Ǩ 1 o di diverse migliaia di euro, è trattato allo stesso modo nell'asta pubblicitaria che determina il CPC.
Mito 9: Se si utilizzano più annunci all'interno dello stesso gruppo di annunci, AdWords pubblica automaticamente l'annuncio che si adatta maggiormente alla query di ricerca dell'utente
Realtà: se utilizzate più annunci all'interno dello stesso gruppo di annunci, il nostro sistema pubblicherà gli annunci a rotazione oppure li pubblicherà in base al rendimento. Ciò dipende dall'opzione che avete selezionato nelle impostazioni della campagna. Il sistema non può sapere quali testi di annuncio corrispondono maggiormente alla query di ricerca di un utente.
Esempio: avete le seguenti parole chiave in un gruppo di annunci:
* automobili
* motocicli
* scooter
Inoltre, avete tre diversi testi di annuncio, ciascuno dei quali promuove uno di questi veicoli. In questo caso, non vi è alcuna garanzia che una query di ricerca per "automobili" attivi l'annuncio che contiene "automobili" nel testo dell'annuncio. Può succedere benissimo che venga pubblicato l'annuncio che promuove motocicli o scooter. In questo tipo di situazione vi consigliamo di creare un gruppo di annunci distinto per ogni tipo di veicolo oltre a un testo di annuncio corrispondente. In questo modo potrete assicurarvi che venga sempre pubblicato il testo dell'annuncio più appropriato per ogni parola chiave.
Ci auguriamo che questo secondo post abbia contribuito a chiarirvi alcuni dubbi su AdWords e sul suo funzionamento. Al momento stiamo lavorando a un terzo post da dedicare ai miti su AdWords che pubblicheremo nel prossimo futuro.